MASSIMO LIBERATORI

Il mio pensiero si materializza nei versi delle mie canzoni

Massimo Liberatori & La Società dei Musici in concerto al Big Mama - Roma 2019

Massimo Liberatori & La Società dei Musici in concerto al Big Mama – Roma 2019

DICONO DI ME

Intorno a noi stava impazzando l’Hip Hop, rantolavano le ultime sillabe Punk, il Folk irlandese diventava il modulo sul quale cantare “Bella Ciao”, qualcuno riprendeva i ritmi nostrani della pizzica o del saltarello. Lui invece seguiva la sua strada, con un modo garbato e ironico, citava ora questo ora quello stilema musicale, li fondeva in un modo tutto suo che lasciava intravedere i suoi maestri senza mai farne l’imitazione, si impadroniva di tutti i linguaggi e li usava per tornare a casa. Ora sappiamo che la sua strada era un tratturo – non proprio un’autostrada, ma nemmeno un percorso casuale – e la sua musica una perenne transumanza fra gli uomini e le loro storie. Il tratturo è un luogo, un tema poetico, ma anche una filosofia di vita: “ … il mio credo “malatestiano” è ostinarmi a pensare che l’uomo alberghi sentimenti positivi, di solidarietà, di amore …” Massimo Liberatori è, appunto, un cantastorie itinerante nel senso più coerente e moderno che può avere questo termine, traversa l’Italia e qualche volta si spinge anche più in là, mentre scrivo per esempio sta per trasvolare l’oceano e presentare a New York, nel Pantheon del canto sociale di Woody Guthrie e C., il suo nuovo disco: “Tratturo Zero”. Un disco insaporito di tante spezie musicali da riportare a casa e che si muove al passo lento e riflessivo dei pastori sfuggendo a percorsi obbligati. Massimo è un grande narratore in musica e prosegue sul suo tratturo con la serena caparbietà dei giusti per cercare l’uomo e le sue storie tra un nonno a Caporetto che tornò a casa con un mazzetto di stelle alpine di frontiera senza poi aver preso mai la tessera del fascio e lui resistente, immerso come tutti noi nel buio del presente, o come dice lui, “Nella notte del cantastorie” … (Alessio Lega)

WORLD MUSIC MAGAZINE
“Massimo Liberatori, un cantastorie contemporaneo praticante di ruralità e cosciente di urbanizzazione … note di tradizione e parole di attualità … di buona presa per il popolo vero …” (Pietro Carfì)

CONFIDENZIALMENTE

“Nasco a Roma da mamma sabina e padre trasteverino … un vero quirite che cresce a Garbatella.
A sette anni mi saluta il mio allegro papà e questo mi segnerà il cuore come tutti gli sfortunati. In gioventù sono stato un po’ tifoso, un po’ più militante anarchico malatestiano e un po’ mistico, ma tutto con un forte senso del pudore. Sono ancora così!
Con il trasferimento in Umbria mi si è acceso l’interesse per la storia e la musica popolare ed ho anche iniziato ad allevare asini, coltivare ulivi e insegnare canzoni popolari presso le scuole elementari”.

PUR NON AMANDO I CONCORSI

  • Finalista Premio Città di Recanati 1991/92/93 con “Rogamo”, “Carovane di contadini” e “Da fori porta”
  • Premiato al Concorso Nazionale Cantastorie – Giovanna Daffini 2000/8/11/13/15 con
    “Sodbusters”, “Archeologia contadina”, “Fratelli di Scipione”, “La notte del cantastorie” e “Nonno Caporetto”
  • Il suono intorno alla parola di Annino La Posta del Premio Tenco con “Fiori di campo”
  • Foligno Festival Premio Canti e Discanti
  • Riconoscimento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per aver riscritto “Fratelli di Scipione”, l’Inno di Mameli all’uso dei cantastorie in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia

PUBBLICAZIONI

  • World Music Magazine con “Privilegio”
  • ApARTe con “Ridammi 100 lire” – This land is” – “Sabbotaggio”
  • L’isola che non c’era – (A) Rivista anarchica – ERA 2000 – Rockerilla – Il mucchio selvaggio – Suono – Italianissima.net – Backbeat Book USA – Blog della musica

CONDIVISIONI E COLLABORAZIONI

Francesco Guccini, Claudio Lolli, Francesco Di Giacomo, Gastone Pietrucci (Macina), Marino e Sandro Severini (Gang), Luigi Grechi De Gregori, Ensemble Micrologus, Ellade Bandini e tantissimi altri grandissimi incisi nel mio cuore, ma che non cito perché meno conosciuti.

Con i Maestri Stefano Zavattoni e Maurizio Marrani, con Gabriele Russo, Gian Carlo Serano, Maurizio Catarinelli, Mauro Mela, Rodolfo Littera, Marco Baccarelli, Franz Albert Mayer, Luca Giuliani, Francesco D’Oronzo, Valter Corelli e tanti altri ho condiviso le sorti della bandaliberatori.

Gli ultimi sviluppi mi vedono in sodalizio con “La Società dei Musici” costituita da Gianluca Bibiani, Claudio Scarabottini e Stefano Trabalza con i quali ho prodotto l’ultima opera: “Tratturo Zero”.